Sembra una bazzecola ma in realtà è tutto vero!
Secondo un emendamento della Corte Suprema statunitense, tutte le comunicazioni elettroniche che si svolgono in azienda dovranno essere archiviate. Obbligo della società stessa è la raccolta delle informazioni digitali che non possono essere rimosse o filtrate.
 Vengono coinvolti nella raccolta dati, tutti i messaggi di email e di messaggeria istantanea inviati e ricevuti dai dipendenti anche se per scopi personali. Perfino le fotografie digitali che sono presenti sui cellulari aziendali o su una qualsiasi memoria esterna posseduta dagli impiegati.
Ogni email è un’arma che può essere utilizzata legalmente contro chi le invia, e come primo provvedimento scatta il licenziamento in tronco!
Ecco alcuni esempi:
L’ex amministratore delegato della Boeing Harry Stonecipher –sposato da 50 anni – fu costretto a dimettersi quando venne alla luce una relazione con una collega. Le e-mail sessualmente esplicite inviate all’amante – tramite il sistema di posta elettronica aziendale – erano una prova imbarazzante.
L’ex analista della Merrill Lynch Henry Blodget faceva le lodi in pubblico di titoli azionari che nelle e-mail giudicava disastrosi, finendo per essere bandito per sempre dall’intermediazione titoli.
Un controllo a tappeto insomma!!
Consiglierei alle aziende di esportare pure una parte di cervello dei dipendenti appena escono per ritornare a casa non si sa mai si trovino memorizzate importanti informazioni aziendali!!
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Fonti:Sole24Ore – corriere.it
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